Si è tenuta in Spagna a Leòn, dal 16 al 21 dicembre scorso l’ultimo training del progetto Radio Nowhere+, in cui giovani provenienti da Italia, Francia, Spagna e Catalogna si sono cimentati nell'arte della serigrafia e nella produzione di podcast al fine di promuovere l’interculturalità tra le nazioni, ospiti dell'associazione Auryn.
Noi italiani siamo partiti dall'aeroporto di Bari il 16 dicembre alle 7 di mattina e dopo qualche inconveniente con le valigie delle ragazze (sono arrivate a Leòn solo un giorno prima del rientro in Italia) siamo arrivati in città in serata. Ma da veri italiani, abbiamo lasciato le nostre cose in camera e insieme a Mariem, una volontaria altamurana che si trovava già per una mobilità di Job Shadowing, e altri volontari siamo usciti e abbiamo scoperto la città di Leòn.
Aabbiamo visitato la casa Botines costruita dall'artista Gaudi, le piazze principali e in particolar modo la Cattedrale, una delle più grandi di Spagna, ma ciò dopo il secondo giorno ignoravamo dato che ci sentivamo local (l’avremmo vista almeno 10 volte al giorno).
Ma ricordandoci che eravamo lì per partecipare al progetto e non come turisti, il giorno 17 siamo partiti con giochi di team building, molto divertenti poiché essendo tutti latini, non sono stati proposti in inglese anzi, molto spesso ognuno parlava la propria lingua madre.
La mattina seguente abbiamo visitato la mostra dell’artista cinese Ai Weiwei intitolata “Don Chisciotte”. L'esposizione ci è stata descritta da Camino, ex volontaria di Link proprio di Leòn che durante questo progetto è stata la protagonista indiscussa delle attività organizzate da Auryn.
Nel pomeriggio abbiamo iniziato a scoprire la tecnica della serigrafia e prodotto il nostro stampo. Nei due giorni seguenti, ci siamo divisi in due gruppi e, alternandoci, abbiamo prodotto delle tote bag con i nostri stampi e registrato dei podcast sempre nelle nostre lingue madri.
Infine il giorno 20 abbiamo festeggiato tutti insieme prima di salutarci e , tra il concerto che si stava svolgendo nella piazza dove si trovava il nostro bar (facciamo finta che anche il concerto era per noi), tapas vegetariane e tanti sorrisi, ci siamo salutati e abbiamo iniziato il viaggio di ritorno. Abbiamo avuto modo di visitare anche la città di Burgos, molto carina e medievale.
Seppur sia durato poco, in questo progetto abbiamo avuto l’opportunità di avere un vero scambio culturale con i nostri “cugini” francesi e spagnoli, nonostante la differenza di età e linguistica. E’ stato bello inoltre ritrovare molti ragazzi che avevano fatto volontariato ad Altamura con link, avere un loro parere sulla nostra comunità e soprattutto rivivere le belle esperienze che si provano nel momento in cui si fa volontariato. Queste esperienze non fanno che lasciare bei ricordi, ed è per questo che vi salutiamo ricordandovi : “CARPE DIEM”.
Articolo di Francesco Nicoletti