Come si vive per 22 giorni in un piccolo paese ungherese attraverso le tradizioni natalizie locali ma condividendo anche le proprie? Di seguito il racconto di Federica.
Ho vissuto 22 giorni a Nagyvázsony, nel cuore dell’Ungheria. È stata un’esperienza avvincente, che mi ha permesso di conoscere meglio l’Ungheria. Ho condiviso questa avventura con altri nove volontari provenienti da tutta Europa, formando un gruppo multiculturale. L’obiettivo era quello di immergerci nella vita di una piccola comunità rurale. Abbiamo quindi svolto diverse lezioni di ungherese, una lingua tanto difficile quanto affascinante. Svolgere la maggior parte delle attività presso lo youth center di FeketeSereg, l’organizzazione ospitante, ci ha permesso di conoscere tanta gente del posto, ed alla fine del progetto ci siamo sentiti parte integrante del villaggio.
Insieme agli altri volontari abbiamo esplorato il territorio, visitando villaggi vicino al lago Balaton e la splendida Veszprém, capitale della cultura 2023, scoprendo nuove tradizioni e visitando luoghi magnifici. Non sono mancate
anche escursioni nelle zone di campagna del posto, stancanti ma che alla fine ci hanno regalato paesaggi stupendi. L’atmosfera natalizia ha reso tutto magico: tra i mercatini, i cori e l’aiuto dato agli abitanti per addobbare il paese, abbiamo vissuto delle settimane indimenticabili. Uno dei momenti più belli è stato l’incontro con i bambini della scuola locale, dove abbiamo raccontato le nostre tradizioni legate al giorno di Santa Lucia e condiviso parte delle nostre tradizioni attraverso giochi ed attività tipiche dei nostri paesi di provenienza.
Non sono mancati i momenti di confronto professionale e interculturale, come quando abbiamo accolto aspiranti youth worker dal Belgio o durante il "Mediterranean Day". In quella serata, attraverso i nostri piatti tipici, abbiamo trasformato una cena in un viaggio attraverso 10 nazioni diverse. Tra la creazione di contenuti social e il lavoro sul campo, torno a casa con un bagaglio pieno di nuovi posti, persone e tradizioni, ma soprattutto con una mente più aperta e volenterosa di esplorare e scoprire sempre più.
