Dal 14 ottobre al 14 novembre, si è svolto Autumn Roots, e sono contentissima di averlo fatto.
Il progetto ci ha permesso di vivere un’esperienza unica, a stretto contatto con la natura locale ma anche con la cultura europea, grazie alla varietà dei volontari europei che vi hanno preso parte. Ogni giornata è stata un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, dalle tecniche di raccolta delle olive alle tradizioni legate alla terra. Attraverso attività di semina, potatura e cura del terreno abbiamo capito quanto impegno e dedizione servano per far crescere bene una pianta, per poi raccogliere i suoi frutti. La metafora della vita.
In mezzo agli ulivi ho capito quanto la natura possa unire, al di là delle lingue e delle provenienze. Tra un compito e l’altro non sono mancate condivisioni di storie, aneddoti, modi di dire delle nostre diverse culture di appartenenza e anche musica, che da sempre rappresenta un mezzo di condivisione delle tradizioni. Porterò sempre con me i momenti divertenti che abbiamo vissuto in campagna mentre ascoltavamo e ballavamo insieme canzoni tipiche del nostro paese di provenienza.
Autumn Roots è stato un progetto che ci ha insegnato il valore della collaborazione, della semplicità e delle radici, non solo quelle presenti nella terra, ma anche quelle che creano i legami umani.
Articolo scritto da Irene Pepe, partecipante italiana del progetto.



