Malta 1Francesco ha partecipato ad un incontro, organizzato da Salto-Youth e dall'Agenzia nazionale maltese, rivolto a giovani che hanno partecipato a progetti Discover-Eu. Ne sono emerse nuove amicizie e idee per nuovi progetti.

Avete presente quando si dice “la persona giusta al momento giusto”? Se pensate di doverla trovare dietro l’angolo vi sbagliate di grosso, perché nel mio caso, per trovarla sono dovuto andare a Malta! Ebbene sì, dal 31 ottobre al 4 novembre, ho partecipato al training “discover act” tenutosi a Malta, dove io, assieme ad altri 25 “discover-eu ambassadors”, ci siamo cimentati nella scrittura di un progetto erasmus-plus o volontariato esc; durante questi giorni abbiamo innanzitutto condiviso le nostre esperienze sull’interrail, i nostri ricordi, le emozioni e quei piccoli segreti che hanno reso le nostre esperienze indimenticabili. Successivamente, ricordandoci della bellezza di queste esperienze, gli organizzatori ci hanno spiegato in che modo si realizzano e si creano i progetti erasmus e di volontariato, per poi farci fare un gioco in cui dovevamo scoprire un problema della comunità maltese e scrivere un progetto per discutere di questo problema e cercare di apportare un cambiamento.

malta5Abbiamo quindi visitato La Valletta, la capitale di Malta, e a gruppi abbiamo cercato informazioni per scoprire le problematiche principali dei maltesi; infine, a gruppi, abbiamo scritto la nostra prima proposta di progetto!

Io ho lavorato assieme ad un ragazzo sloveno, un polacco, un olandese, un lettone e una ragazza del Belgio; abbiamo scritto unprogetto sul tema della cittadinanza attiva e dell’importanza del voto, focalizzandoci sulle istituzioni europee e sulle votazioni europee, che molto spesso vengono ignorate dai cittadini dell'Ue.

E quando vi parlavo di persona giusta, non facevo riferimento ad una in particolare, ma a tutti i ragazzi conosciuti durante questo progetto, che mi hanno fatto riflettere e divertire, emozionare e commuovere, con cui ho condiviso in soli 5 giorni molteplici emozioni, tutte positive; i “ragazzi di Malta” resteranno sempre nel mio cuore, perché in quei giorni sono sempre stato felice, mi hanno fatto bene, e anche se non li conoscevo da molto, mi hanno fatto sentire come sefossi a “casa”.

Non scorderò mai questa esperienza, e anche ora, mentre scrivo questo articolo, mi scende una lacrimuccia a pensare a ciò che è stato per me Malta, un raggio di sole nell'universo.

 

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