refore ptUn report dell'ultima tappa del progetto sulla memoria.

Dall’Estado Novo ai Garofani: ReFoRe a Lisbona sulle tracce della dittatura di Salazar

L’associazione Link di Altamura (Bari) e i suoi partner europei si sono recati a Lisbona, in Portogallo, per la quinta tappa del progetto ReFoRe (Recovering the Forgotten Remembrance), finanziato dal programma CERV. L’obiettivo era esplorare la storia della dittatura dell’Estado Novo di António de Oliveira Salazar e la Rivoluzione dei Garofani (25 aprile 1974). I partner - Auryn (Spagna), Intercultura (Francia), La Vibria (Spagna), Aequalitas (Portogallo) e Link (Italia) - hanno lavorato insieme per recuperare la memoria di un regime che, pur non essendo paragonato spesso ai grandi totalitarismi europei dei primi anni del XX secolo, si è rivelato estremamente violento e di lunghissima durata, terminato solo nel 1974.

Uno dei momenti più significativi è stata la conferenza tenutasi presso Casa Ásia con la professoressa Irene Flunser Pimentel studiosa della dittatura in Portogallo. I partecipanti hanno compreso meglio come Salazar sia riuscito a conquistare il potere, non solo attraverso un colpo di stato militare, ma anche esercitando un controllo ideologico capillare sulla popolazione, usando la censura e la propaganda per plasmare la vita pubblica e privata.

L'esperienza più intensa è stata la visita al Museu do Aljube – Resistência e Liberdade. L'edificio, ex carcere politico dell'Estado Novo, ha permesso ai partecipanti di rivedere la propria percezione sulla dittatura. È emerso come l’Estado Novo, durato quasi cinquant’anni, sia stato caratterizzato da una repressione sistematica e brutale, ispirandosi e anelando al fascismo italiano di Benito Mussolini. Qui venivano imprigionati, interrogati e torturati gli oppositori politici, i sindacalisti e gli attivisti antiregime dalla polizia politica, la PIDE.  Inoltre, è stato approfondito un aspetto cruciale spesso dimenticato: la Guerra Coloniale. Il regime di Salazar si aggrappò strenuamente al suo impero coloniale, scatenando lunghe e sanguinose guerre, soprattutto in Angola e Mozambico. I partecipanti hanno potuto analizzare il ruolo dei campi di internamento, il campo di Tarrafal, e le dinamiche di un conflitto che ha lasciato profonde ferite in Portogallo e nelle ex colonie.

REFORE

Il percorso sulle tracce della libertà ha raggiunto il suo apice storico al Largo do Carmo. Questa piazza è il simbolo indiscusso della Rivoluzione dei Garofani: fu qui che Marcello Caetano, successore di Salazar, si arrese alle forze militari ribelli il 25 aprile 1974, segnando la fine pacifica e popolare dell'autoritarismo portoghese. La piazza è diventata l'icona della transizione democratica.

Oltre alla rievocazione storica, il progetto si è concentrato sull'attualità. I partecipanti sono stati impegnati in workshop presso la Casa do Brasil e Casa Aequalitas, con attività di podcast e confronti sull'importanza cruciale di tradurre la memoria storica in attività concrete e impegno civico e sociale per identificare e prevenire il ripetersi di derive autoritarie. L'incontro al Centro Europeo Jean Monnet ha infine sottolineato il ruolo cruciale dell'Unione Europea come garante di pace e democrazia, specialmente in un momento storico caratterizzato dalla crescita dei sovranismi e dalla polarizzazione politica.

refore pt2

La quinta tappa di ReFoRe a Lisbona ha quindi rafforzato la consapevolezza dei partecipanti sulla violenza sottesa e sulla straordinaria longevità della dittatura di Salazar. La conoscenza approfondita del passato, anche di quello scomodo, è uno degli strumenti più efficaci per costruire un futuro basato sui valori europei di uguaglianza, libertà, solidarietà e democrazia.

Vi invitiamo ad ascoltare gli ultimi episodi del podcast di REFORE:

Iniziamo con l'iniziativa Doors of change svoltasi ad Altamura il 18 ottobre – Volontari Link presentano Progetto Refore a Campo 65.
Campo 65, tra Altamura e Gravina, il più grande campo di prigionieri alleati in Italia durante la Seconda guerra mondiale, è un luogo dove si intrecciano ricerca, memoria e partecipazione civica. E lì che, in occasione dell’iniziativa Doors of Change, lo scorso 18 ottobre, i volontari dell’associazione Link hanno fatto conoscere il progetto Re.Fo.Re (Recovering the forgotten remembrance-Recuperare la memoria dimenticata) nel quale sono impegnati da oltre un anno. Qui le interviste al professor Giuliano De Felice, docente di archeologia dell’Università di Bari, a Domenico Bolognese, presidente dell’Associazione Campo 65 @campopg65 e a ad alcuni volontari di Link coinvolti nelle azioni di disseminazione a livello locale. 

Intervista a Domenico Bolognese - Campo 65

Intervista al prof. Giuliano De Felice - Università degli Studi dii Bari

REFORE e Campo 65 - La voce dei protagonisti

Gli episodi che seguono raccolgono una serie di interviste realizzate dagli studenti del Liceo Linguistico di Altamura. Il percorso di PCTO si è intrecciato con il progetto Refore, che si occupa dello studio della memoria storica e della ricerca del suo significato.
In linea con questo tema, i ragazzi del Liceo hanno svolto diverse attività alla scoperta di uno dei periodi più controversi e bui della nostra storia: il fascismo. Il loro obiettivo era raccogliere testimonianze direttamente nella loro città per comprendere in che modo la memoria di questo evento storico sia presente all’interno della memoria collettiva, approfondendo così l’argomento da una prospettiva più contemporanea.

Le interviste degli studenti / 1

Le interviste degli studenti / 2

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