Sabato 16 e domenica 17 novembre Anna Acquaviva e Mino Vicenti sono volati a Torino per l'evento finale di "Heroes. Not just for one day".
Giunto alla sua seconda edizione, Heroes è stato un percorso di capacity building che ha visto partecipi diverse realtà associative e gruppi informali di tutta Italia, che lavorano sui territori attivando spazi e opportunità per affrontare l’esclusione sociale giovanile.
L'intero percorso è stato curato da RENA, una community di cittadinə e organizzazioni che si occupa di laboratori di protagonismo civico, composta da persone che credono nell’importanza di lavorare sulle condizioni che “danno forma alla società”, che vogliono un Paese aperto a sperimentare politiche innovative, in cui le soluzioni ai problemi siano formulate e gestite in modo più collaborativo e trasparente, nel quale gli attori pubblici e privati si sentano responsabili delle proprie azioni verso la comunità. Link ha partecipato al perecorso Heroes con il progetto di partecipazione giovanile Nevermind.
Torino, quindi, è stato un momento d’incontro per la rete delle organizzazioni di Heroes, che si sono ritrovate presso la casa di quartiere Checchi Point per fare un punto sul percorso concluso e indicare punti di forza e di debolezza.
Inoltre, grazie ai talk successivi alla fase di valutazione e monitoraggio, l'evento si è esteso all'intera comunità torinese che ha avuto modo di riflettere su temi importantissimi quali: il fallimento, la disabilità, qual è il limite da non superare per non trasformarsi in progettificio, e riflessioni sulla filantropia. Abbiamo ascoltato la voce e la testimonianza di Paolo Angeletti, presidente dell’associazione Educadora Onlus; Diego Galli, community organizer e fondatore di Community Organizing Italia; Carlotta Sanna, componente del Direttivo di Altera APS; Alice Tancredi, Collettivo Mai Ultimi UniTo; Tiziano Blasi, director of programmes a Soleterre; Carola Carazzone, segretaria generale di Assifero e vicepresidente di Philea; Miriam Mastria, fondatrice e direttrice di Semia Fondo Femminista; Anna Meli, presidente di COSPE.
Per noi sono stati due giorni arricchenti, piani di spunti di riflessione, in cui abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con altre realtà italiane che come noi lavorano con i rispettivi territori e accendendo i riflettori su temi importanti quali i diritti civili, il protagonismo giovanile, la cultura come strumento di riscatto.
Il bagaglio di informazioni acquisite durante il percorso e gli spunti di riflessione emersi in occasione dell'evento finale, lo riporteremo nel nostro lavoro, cercando di diventare quotidianamente "eroi del cambiamento", non solo per un giorno.